Bellissima
escursione per il panorama che abbraccia dal golfo di Lamezia Terme fino al
golfo di Policastro, con la vista della costa Paolana e ldelle imponenti cime
della Montea e della La Caccia. Raggiungendo la cima del monte Barbaro, monte
Cocuzzo sovrasta e domina la vallata. Escursione priva di
difficoltà, si segue un sentiero sterrato che parte da piano Barbaro, che lo si
raggiunge transitando per Fiumefreddo Bruzio paese e dirigendosi verso la
Badia di Fonte Laurato (aperta nel mese di Agosto,durante il patrono di Fiume
Freddo, vicino la badia c'è la presa dell'acquedotto che arriva ad Amantea).
Dalla badia, si continua con la macchina o a piedi, per la strada asfaltata che
porta a Piano Barbaro. Lasciare l'auto ed imboccare il sentiero che è chiuso
con un rudimentale cancello (richiuderlo, scappano le pecore e i buoi).
La stradina sterrata e ripida comincia ad essere appagante nel godere del paesaggio di Fiumefreddo paese, di Falconara Albanese e della costa. Arrivati all'antecima, si trovano i pascoli per le mucche ed i cavalli e una fresca fontana che immette l'acqua in un abbeveratoio per gli animali. Si prosegue seguendo la strada o il crinale e si giunge a monte Barbaro. Da quì si gode una bellissima vista del Monte Cocuzzo. Si può proseguire seguendo la strada e si giunge sulla cima successiva, fino ad arrivare alla Mano del Gigante. Lungo il percorso si incontrano ancora pascoli ed abbeveratoi per animali.
L'escursione è lunga circa 15 chilometri, evitare di farla nei mesi estivi.
L'escursione è stata fatta più volte, con Nino e con la Belva.
Buon cammino da Giuliano
La stradina sterrata e ripida comincia ad essere appagante nel godere del paesaggio di Fiumefreddo paese, di Falconara Albanese e della costa. Arrivati all'antecima, si trovano i pascoli per le mucche ed i cavalli e una fresca fontana che immette l'acqua in un abbeveratoio per gli animali. Si prosegue seguendo la strada o il crinale e si giunge a monte Barbaro. Da quì si gode una bellissima vista del Monte Cocuzzo. Si può proseguire seguendo la strada e si giunge sulla cima successiva, fino ad arrivare alla Mano del Gigante. Lungo il percorso si incontrano ancora pascoli ed abbeveratoi per animali.
L'escursione è lunga circa 15 chilometri, evitare di farla nei mesi estivi.
L'escursione è stata fatta più volte, con Nino e con la Belva.
Buon cammino da Giuliano